Inshallah
Von Oriana Fallaci Francisco Vila,Rezensionen: 30 | Gesamtbewertung: Durchschnitt
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Inshallah wurde nach seiner europäischen Veröffentlichung als Meisterwerk gefeiert und ist Oriana Fallacis große Leistung, ein Epos des XNUMX. Jahrhunderts über den katastrophalen Bürgerkrieg im Libanon. Giancarlo Vigorelli schrieb im italienischen Il Giorno: "Man muss Fallaci neben Hemingway und Malraux Platz machen. Für wen sind die Bell Tolls und die Hoffnung des Menschen für den spanischen Bürgerkrieg was?"
Rezensionen
1) Le ripetizioni infinite; credo che tutte, TUTTE le frasi sprechen almeno una volta in questo romanzo siano poi state ripetute in un numero variabile da aufgrund eines cinque volte aus. In ogni pagina ci sono richiami Continui a concetti espressi pagine prima, ripetuti spesso e volentieri con le stesse identiche parole, nello stesso ordine. Chiaramente una scelta stilistica, altrettanto chiaramente una scelta stilistica estenuante. Non smetterò mai di immaginare la Fallaci china sulla sua scrivania a scrivere su fogli sciolti che va a scavare fra gli appunti per recuperare pagina TOT del manoscritto per ricopiare la stessa frase usata in quella pagina anche a pagina TOT # d, e settimana, anche a pagina TOT # 2. Una roba che se non avesse Contribuito a gonfiare il volume fino al ridicolo e non fosse stata utilizzata così tante volte da diventare snervante avrebbe potuto forse essere piacevole, ma l'abuso è l'antitesi della piacevolezza, per cui.
2) Il multilinguismo ostentato e INUTILE che attraversa tutta l'interezza della storia. Ci sono pagine e pagine (a volte anche in blocchi di 3-5) di Dialoghi che si svolgono contemporaneamente in tre dialetti diversi, o in un dialetto e una lingua straniera, o in italiano e tre lingue straniere vielfältig, e pro ognuna delle battute in dialetto o in lingua straniera la Fallaci offre la traduzione integrale all'interno della Battuta Stessa. Lo schema era tipo "'Ah!, So ein schöner Tag, Ah!, Che bella giornata,' disse il colonnello", ripetuto all'infinito, per pagine e pagine e pagine, tant'è che dialoghi che avrebbero potuto benissimo essere contenuti zu gegebener Zeit ist es erforderlich, eine Barcamenarsi (alle volte illeggibili) per andare a scovare la traduzione senza mai sapere quando esattamente sarebbe arrivata zu erhalten. Una roba da farsi venire la Übelkeit.
3) La quantità spaventosa di personaggi, un buon 50% dei quali totalmente inutili. Der Modus Operandi della Fallaci è stato per tutto il romanzo il seguente: inserisci nuovo personaggio -> raccontane tutto il passato -> raccontane vita, morte e miracoli nel presente -> fallo morire a un certo punto, o fagli capitare qualcosa di agghiaccian che la full-immersion nella sua descizione biografica abbia beitrag zu einem generare nel lettore un po 'di empatia. Il problema è che quando presenti un personaggio a pagina, fai, 50 raccontandone vita, morte e miracoli, poi lo fai apparire randomicamente a pagina 130 e di nuovo a pagina 500 e poi gli fai accadere qualcosa di atroce a pagina 700 il lettore ha già avuto tutto il tempo di rimuoverlo Integralmente dalla propria memoria nicht una, nicht fällig ma TRE volte, e l'empatia, se pure s'era creata sul momento, quando dovrebbe contare è sparita del tutto.
Con la metà dei personaggi proponeva di essere; nei fatti, però, è stato un peso, una tortura e uno strazio (certi giorni mi è capitato di mettermi seduta e macinare un centinaio di pagine in tre ore solo per la disperazione assoluta di volere arrivare quanto prima alla fine), e pertantlo giudic in qualsiasi altro modo mi è unmöglich. Sono solo contenta di essermelo tolto di torno.
Questo libro è stato unmöglich da finire, ho saltato interi capitoli o paragrafi, una fatica e tedio infinito.
Sarà la Guerra; tema a me sempre ostico noioso lontano che non riesco a capire, oppure i personaggi decisamente troppi, o sarà la lunghezza che non è mai un problema di per se ma a volte è controproducente. Mi spiace quasi dire che non sono stata ne coinvolta ne emozionata, veramente un peccato.
(Piccolo appunto: Die Scrittura di Oriana è sempre potentissima, ma in questo caso meno incisiva, più retorica.)
- Significa "Se Dio vuole", "Come Dio vuole". Noi la usiamo spessissimo.
Quindi è stato forse per questo motivo che ho iniziato a leggere “Insciallah” pochi giorni dopo il mio ritorno in Italien: . Una kultura che sotto certi aspetti trovo affascinante e che, sotto altri, kritisch.
Una volta iniziato "Insciallah", però, mi è stato chiaro fin da subito che quello non era semplicemente un libro ambientato in un paese e in una kultura diversi. Era molto di più, Ära un'Iliade ambientata ai giorni nostri: l'esercito italiano come moderni Achei, i Figli di Dio come furiosi Troiani, Beirut come nuova Troia. La storia di una guerra. E, attraverso la storia di una guerra, le persone e ciò che la guerra rivela in loro: la generosità, l'avidità, il coraggio, la paura, i momenti di gioia, i dolori più atroci, le perdite, le conquiste, la Religion, la vendetta, l'amore.
Il romanzo si apre in modo gewalttätig, kommen un tragico fuoco d'artificio che bruscamente getta il lettore all'interno della storia: dei kamikaze hanno appena fatto saltare in der Arie la base americana e quella francese. E i nostri protagonisti, gli italiani, attendono per lunghi secondi, col cuore in gola, una fine che non arriverà. Da lì inizia un lungo percorso degli uomini dell'esercito alla scoperta di se stessi e di ciò che rende una persona degna di questo nome.
Oriana Fallaci disegna, uno alla volta, i ritratti di ciascun personaggio: narra le loro storie, racconta ciò che sono per loro la guerra, la Tempo, l'amore, il coraggio. Pian Piano Prendono Forma. C'è stato un momento in cui ho pensato di riuscire a sfiorarli, tanto sembravano veri.
Tra i tanti personaggi tauchen Angelo auf. Angelo è un sergente grande e grosso che parla poco, dai modi dolci, dal cuore tenero. La sua più grande passione è la matematica: da tanto tempo Angelo cerca la Formel della vita pro Kontrast quella della morte - S = K ln W - senza mai arrivare a una soluzione. Sarà Ninette, la ragazza della quale s'innamorerà a Beirut, ein spiegargli che la vita non può essere riassunta in einer Formel matematica:
“Ti auguro di trovare la Formel che cerchi. La Formel della Vita. Esiste, caro, esiste. Io la conosco. E non sta in un termine matematico, non è una sigla o una ricetta da laboratorio: è una parola. Una semplice parola che qui si pronuncia ad ogni pretesto. Non promette nulla, t'avverto. In Compenso Spiega Tutto Ed Aiuta. "
Una parola che indica la fatalità della vita, il destino che condiziona la vita dei personaggi di questo libro e che da loro può essere, dopotutto, cambiato. "Komm ein Dio Piace", "Komm Dio Vuole".
"Insciallah".
Una narrazione forte, intensa, decisa e piena di passione, come era lei. Un ampissimo mosaico di personaggi in una Beirut che è una babele di lingue e dialetti, un complicato intreccio di vite, speranze, aspettative, paure e delusioni, condotto con maestria unica sino al suo inesorabile Finale. Scritto in un italiano pressoché perfetto. E tristemente profetico: "Infine sapeva quel che Charlie non aveva nemmeno intuito: Macché russi e americani, Macché comunisti e Capitalisti! La prossima guerra non sarebbe scoppiata tra ricchi e poveri: sarebbe scoppiata tra guelfi e ghibellini cioè tra chi mangia carne di maiale e chi non la mangia, chi beve vino e chi non lo beve, chi biascica il Pater Noster e chi frigna l'All russillallà! "Pistoia, si torna alle crociate, Pistoia" borbottava sempre Gassàn. E a volte aggiungeva: "O ci siamo già tornati?"
Assolutamente Magnifico.
dieses Buch MUST essere letto, non sono in grado di scrivere una rezension decente in quanto finirei con lo sminuire la bellezza di questo capolavoro, di questa piccola Iliade moderna, la Formel della Vita.
"eppure mi hai dato più di quanto potesse darmi una persona che esiste. che la solitudine sia l'unica compagnia che abbiamo per non sentirci soli? che la vera realtà sia la fantasia? che nascere e vivere e morire sia un sogno come il sogno dei sogni cioè quel Dio al quale chiediamo disperatamente di esistere anche quando pensiamo che non esista, sia stato inventato da noi? "
:)
Ein fantastisches Buch, aber eine lange Geschichte, und wenn ich es WIRKLICH verstehen wollte, müsste ich es noch einmal lesen. Und ich werde.
Fallaci nimmt ungefähr ein Dutzend verschiedene fiktive Figuren - von einem Drei-Sterne-General bis zu einem bescheidenen Jeep-Fahrer - und malt ein Porträt der Besorgnis der Italiener über ihre Lage… und hier habe ich mich von ihrer Geschichte getrennt. Obwohl ich nicht weiß, ob die beschriebenen Aktivitäten tatsächlich stattgefunden haben, vermute ich, dass es hauptsächlich ihre Vorstellungskraft und nicht die tatsächliche Forschung war. Es gab keine Diskussion über die Bomber oder wer sie sein könnten ... kein zusätzliches Gespräch über die Amerikaner oder Franzosen ... es war nur ein Fokus auf die verbleibende italienische Mission.
Wir sehen, wie die italienischen Soldaten… mit Namen wie Pistoria, Falcon, Condor, Crazy Horse, Sugar, Rambo, Gigi the Candid, dem Professor, Eagle und dergleichen… eine explodierende Frau bekommen, um ihren Mangel an Frauen auszugleichen Unternehmen, nehmen Sie Kontakt mit einer Gruppe von Nonnen auf und verlieben Sie sich in sie, fahren Sie mit ihrem gepanzerten Personaltransporter M113 in eine Schlucht, verteilen Sie ihre wenigen Streitkräfte auf zu viele Wachtürme, um sie sicher zu schützen, führen Sie Geschäfte mit verschiedenen Straßenfrauen, verhandeln Sie mit einer 14-Jährigen der eine Kalaschnikow AK-47 trägt und ab und zu tatsächliche militärische Dinge erledigt. Alles in allem schien ihre Erzählung die Italiener zu Trotteln zu machen.
Mit nur 600 Seiten war die Erzählung übertrieben und nicht sehr interessant. Es ist keine rasante Geschichte, sondern eine langsame Geschichte… Ich bin kaum fertig geworden.
Di ogni personaggio viene raccontata la vita passata, cosa che all'inizio può sembrare utile per capirli meglio. Il probema è che anche oltre metà libro vengono introdotti personaggi nuovi e non ci si ricorda più degli altri. Solo uno o Due Personaggi ti Rimangono Impressi.
Peccato perché l'idea di Fondo è molto buona, sarebbe potuto essere un bellissimo libro.
Alcuni passaggi sono molto commoventi e anche la fine non mi è dispiaciuta, ma nel complesso è un NO.
Efficaci le crudissime immagini (e se le si trova troppo enfatizzate nicht bisogna dimenticare che a scrivere è la giornalista di Saigon quindi c'è poco di inverosimile - e c'è da dire che è sempre stata, lei, una che colpisce dritta allo stomaco quando bisogna farlo, niente mezze misure perchè l'orrore infiocchettato di rosa resta sempre orrore quindi tanto vale mostrarlo 'è davvero) non tanto delle esplosioni delle sparatorie quanto degli effetti delle esplosioni delle sparatorie; del peggio di una guerra, di una Battaglia, ci si accorge quando le armi tacciono.
Eccessivo l'uso dei vernacoli regionali e delle lingue straniere, personalmente per quanto apprezzi il realismo trovo che questo espediente appesantisca troppo la lettura arrivando perfino a renderla ostica. Ed eccessivo è anche il numero di personaggi di volta in volta in scena, troppi nomi e troppi punti di vista narrativi tra i quali il lettore viene Continuamente sballottto con l'effetto di desientarlo. Un po 'fastidiose, inoltre, le numerose ripetizioni di cui è infarcito il testo.
Già Evidentissime, Comunque, Le Opinioni dell'autrice sul variegato Popolo della Mezzaluna attraverso brani, parole, espressioni verbreiten ovunque e che poco lasciano ai dubbi; chiara e diretta smentita verso chi, per ipocrisia, perbenismo o semplicemente malafede, addebita la sua crociata negli anni finali di vita solo all'influenza dell 'Alieno.
Una millantatrice. Una ignorante che ha reso la massa italiana ancora più provinciale di quelllo che era già. Un caso da studiare, Fallaci: Kommen Sie mit einem Talent, das Sie benötigen, und nutzen Sie es per Turpi Scopi. Per questo la scienza è in crisi: si ostina a studiare il cervello degli animali, quando invece dovrebbe vivisezionare quello di certi non-umani. La copia che avevo ho cercato perfino di regalarla ad un libraio di reste di Venezia: niente da Tarif: "Nein, guarda, mi dispiace, nicht ich la sento, e poi nicht va ... nicht la posso soffrire, nicht posso."
Almeno, la sera una soluzione l'ho trovata: è stata utile pro Fahrpreis del fuoco, pur misero, nel camino. Che soddisfazione: così finisce l 'Oper di chi tuona contro chi brucia bandiere di ... oppressori. La vita è una ruota.
Fast 1000 Seiten, und trotzdem fühlen Sie sich so leer, dass Sie dieses Buch bereits vermissen, wenn Sie das letzte Wort der letzten Seite lesen.
Erfundene Geschichte basierend auf einem echten Krieg im Libanon.
Dies ist mein Lieblingsbuch
L'ambientazione ricorda molto quella dell'Iliade: gli Achei giungono a Troia, ci sono le navi cariche di viveri, gli eroi - qui dipinti in tutta la loro semplicità, umanità e fragilità, con i loro affetti e le loro emoznal Le Battaglie, ich Conflitti e il Destino, Cui Nessuno Puu Sottrarsi. Insciallah. Se dio vuole. Il famoso deus ex machina delle Tragödie greche schließen die Vicenda portando eine Termine, nel bene o nel männlich, la storia dei protagonisti.
Siamo nella città di Beirut, Quando Due Veicoli Carichi Di Gas Distruggono Un Battaglione Americano E Uno Francese, Causando Numerosi Morti E Feriti. Da qui si dipana la storia del contingente italiano - graziato per fortuna o per accordi con gli islamisti - che da questo momento in poi vivrà nell'incertezza totale e nel terrore di un attacco.
Una storia umana, che a tratti sconfina nella leggi della fisica con la domanda esistenziale cui cerca di rispondere Angelo (uno dei protagonisti): il giovane matematico si interroga sulla Formel della vita attraverso l'equazione di Boltzmann, perché non accetta entropia ”, che il nostro passaggio nel mondo sia destinato alla vanità del tutto. Nelle vicende dei soldati italiani c'è l'amore, la nostalgia di una casa e una terra lontana - l'Italia esseri umani.
Kommen Sie al solito, grazie alla sua esperienza dei konflitti armati, alla leggerezza e al ritmo di una penna attenta ai dettagli e alle sfumature dell'animo umano, la Fallaci ci mette di fronte alla guerra, un ambito in cui non esistono davvero vinci , Taube la vittima si confonde con il carnefice e la giustizia non è realmente individuabile. Il torto e la ragione sfuggono davanti alla violenza, allo sfacelo, ai bambini fatti esplodere in nome di non sappiamo precisamente quale ideal o interesse Economico. Sfugge, il Bene, komm sfugge la vita.
Un libro intenso, denso, lungo ea tratti introspettivo. Pur nel sapore di sangue versato, teste mozzate, polvere da sparo, soprusi ed esecuzioni sommarie.
Ogni esponente di questo contingente è uguale, ma in un certo senso diverso, tutti i personaggi affrontano dilemmi morali e filosofici e li affrontano come possono. C'è persino una ventata d'ilarità, Grazie a Cavallo Pazzo, All'episodio di Lady Godiva und Del Rimbambimento dei Marò Che Presidiavano l'ex Convento. L'autrice stellt anche sé stessa vor, "la giornalista di Saigon" und un suo alter ego: il Professore. Ed è proprio grazie al Professore, Che si svolge nelle Battute Finali, un risvolto meta letterario quasi pirandelliano molto profondo e difficile da digerire. Il finale è giusto e "telefonato" perché è dalle prime 50 pagine che viene evocato lo spettro di ciò che avverrà, anche se la Fallaci è attenta a non dirlo chiaramente. Per i più cinici, la terza nave è stata abbattuta, per i più ottimisti, è sana e salva o almeno può ancora illudersi che lo sia.
Ah già, il finale di questo libro! Dunque, se fossi in der voi mi fermerei al penultimo capitolo, così vi evitieren Wahnvorstellungen; vabbè non avere l'happy end, però scriverlo un po 'meglio non sarebbe stata male come idea.
Non immaginavo che fosse un libro gernamentalmente pacifista. Tutti i protagonisti (americani, francesi, italiani, mussulmani, cristiani fanatici und israeliani), vengono tutti attaccati in questo libro.
Inoltre pensavo fosse un libro con dei temi forti. In parte lo è.
Ma è anche un libro scritto molto männlich. Personaggi poco credibili. Inutilmente lungo e noiosissimo. Un libro che ha un che di presuntuoso che non riesco a definire meglio.